Emergenza ambientale, una minaccia per la vita umana

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Emergenza ambientale

Non dovrebbe sorprenderci il fatto che l’emergenza ambientale sia una minaccia per la vita umana. Eppure, ci si meraviglia che l’innalzamento delle temperature possa causare lo scioglimento di un ghiacciaio, con relativa frana rovinosa. E annesse perdite di vite umane.

Ci si meraviglia anche che le risorse idriche, che sprechiamo e disperdiamo, siano pressoché esaurite. Si dichiara l’emergenza, si raziona l’acqua, si chiudono i rubinetti. Come al solito ci si pensa quando è troppo tardi. Non abbiamo ancora imparato la lezione. Quante vite ancora ci dovrà costare questa noncuranza? Affidiamoci alla saggezza del nostro Presidente Mattarella che, in occasione dell’ultima giornata mondiale dell’ambiente, ha affermato: “Destino dell’uomo e dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi come nel nostro tempo” (clicca per leggere il messaggio integrale).

Prevenzione e precauzione in materia ambientale

Il sistema delle norme in ambito di tutela ambientale è vasto e vario. Si intrecciano norme internazionali, europee e nazionali. Per lo più si procede per obiettivi a medio e lungo termine.

Ciò su cui vorrei puntare l’attenzione è l’applicazione dei principi di prevenzione e precauzione. In origine era stato il principio “chi inquina paga” a regolare le condotte incidenti sull’ambiente. Ci si è resi conto che la sola tutela risarcitoria ex post non poteva essere sufficiente: Non quando i danni all’ambiente sono quasi sempre irreversibili o comunque di difficile soluzione.

Era necessario intervenire ex ante, in anticipo rispetto al verificarsi del danno, in via di prevenzione o di precauzione.

Si deve intervenire in via preventiva quando si ha la certezza indubitabile, su base scientifica, che si verificherà un danno ambientale. Eppure non ci sono prove scientifiche univoche in tutti i casi di condotte potenzialmente rischiose per l’ambiente. Cosa fare se si teme comunque il verificarsi di un danno grave? Non esiste una risposta standard per tutte le situazioni. Sarà l’autorità preposta a valutare discrezionalmente il singolo caso. In linea di massima, possono essere disposte misure precauzionali, adeguate e proporzionali al danno preventivato.

Governare l’emergenza ambientale é salvare vite umane

Col senno di poi, molti si sono chiesti se fosse prudente permettere l’accesso alla Marmolada nonostante le temperature molto superiori alla media e il deterioramento vistoso del ghiacciaio, già accertato dagli esperti. Cerchiamo un colpevole, qualcuno che avrebbe dovuto agire per scongiurare la tragedia e non lo ha fatto. Mi riesce difficile credere che “il colpevole” sia uno solo, quando è l’intero sistema ad essere viziato. Lo dimostra il fatto che quello della Marmolada è solo l’ultimo disastro ambientale di una lunga serie. Non sarà di certo l’ultimo, se nulla cambierà di qui in avanti.

Aldilà dei proclami politici, quanto si sta investendo e quanto ci si sta impegnando a tutelare l’ambiente? Molto poco, se si considera che negli ultimi giorni la Corte Suprema statunitense ha deciso di limitare i poteri regolatori dell’agenzia per la protezione ambientale (EPA). Il che risulta ancora più grave, alla luce della precedente sentenza in materia di aborto. Si sta seguendo una precisa agenda politica. Sicuramente non stiamo favorendo l’innovazione, anzi si stanno facendo molti passi indietro.

In Italia le cose non vanno meglio, nonostante l’ambiente sia ormai parte integrante dei valori fondamentali della Carta costituzionale, come abbiamo già avuto modo di dire. Si può chiedere ai singoli cittadini e alle comunità locali di impegnarsi nel loro piccolo a preservare l’ambiente. Ma la verità è che in questo settore si richiedono decisioni dall’alto serie e lungimiranti. L’emergenza ambientale va evitata prima che si verifichi. Ne va della vita di tutti noi.

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Pubblicato da chiaraincyberspace

Ho venticinque anni e vengo da un piccolo paese dell'Irpinia. Dopo la laurea in giurisprudenza ho avviato il mio blog, in attesa di capire cosa ne sarà del mio futuro.