La libertà e il diritto di essere sé stessi

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La libertà e il diritto di essere sé stessi

La libertà e il diritto di essere sé stessi, online offline. Finalmente inizio a trovare quello che cercavo approcciandomi ai social network: le persone, le storie, le esperienze di vita, il confronto. Fuori da ogni retorica, mi sto rendendo conto che questo mondo non è solo like e filtri. C’è tanto altro oltre l’odio e la frustrazione.

Io non mi rassegnerò mai ad abbandonare il mio obiettivo: contribuire a creare un ambiente digitale etico ed umano, improntato alla gentilezza e alla solidarietà.

Torniamo al tema principale, la libertà e il diritto di essere sé stessi. Mi sono chiesta se la vita onlife ci sta aiutando o ostacolando nel nostro percorso verso la consapevolezza e l’espressione del proprio sé?

La frammentazione dell’io

Non ho le competenze per parlare di psicologia, filosofia, antropologia da addetta ai lavori. Tuttavia, sono una persona estremamente curiosa e trovo che l‘essere umano sia in assoluto il più affascinante oggetto di studio. Non a caso scelsi “Il doppio“, come tema della tesina di maturità. Una scelta piuttosto eccentrica, ma si tratta pur sempre di uno dei topoi letterari più sfruttati, dalla commedia latina agli adattamenti più moderni del tema dell’alterego, del doppelganger.

Il doppio
La mia tesina della maturità.

Il fascino del doppio è stato percepito anche in ambito artistico, filosofico, psicanalitico.

In psicanalisi si è indagato il desiderio dell’uomo di proiettarsi fuori dal proprio corpo e oltre i limiti della propria natura mortale. Ci si aliena da sé stessi per alimentare l’illusione di poter vivere oltre la morte e di poter superare ogni limite, fisico e mentale.

Come si coniuga quest’aspirazione umana con la realtà virtuale? Si può rispondere, banalmente: attivando uno o più account social! È facile pensare che il proprio alterego virtuale, o addirittura avatar, possa raggiungere quel livello di perfezione che non ci è concesso nella realtà fisica.. Per questo motivo, si tenta di creare un’immagine diversa, “idealizzata”, della propria persona e della propria vita.

Attenzione! Si corre il pericolo di alienarsi completamente dalla vita reale e di sviluppare pericolose patologie e dipendenze. Per di più, non sarei così sicura che la versione di noi stessi che mostriamo sui social sia sempre “la parte migliore di noi”. Basta pensare ai celeberrimi leoni da tastiera.

Insomma, sembra che l’accesso alla realtà virtuale ci allontani dalla piena accettazione di noi stessi. Non sempre è così, però.

Esperienze da condividere, come si conquista la libertà e il diritto di essere sé stessi.

Il web ed i social network, in particolare, fungono da vetrine attraverso le quali esporre e condividere i propri contenuti. Quelli che mi colpiscono di più sono le esperienze di vita condivise. Avere il coraggio, la determinazione di raccontare la propria storia al pubblico dei cibernauti non è da tutti. Si è consapevoli del fatto che è quasi inevitabile attirarsi critiche e cattiverie, il che può compromettere l’autostima e l’amor proprio di persone già fragili.

Eppure, non è questo l’unico scenario possibile: raccontarsi in maniera veritiera ed autentica può essere un passo importante verso l‘accettazione piena di sé stessi. Inoltre, per quanti esprimeranno critiche, ce ne saranno altrettanti (magari di più) che si ritroveranno nelle esperienze descritte. Così si creano legami, reti di solidarietà, che aiutano chi soffre a sentirsi meno solo, meno incompreso, meno sbagliato.

Non a caso i social network stanno contribuendo in maniera significativa alle battaglie sociali per l’inclusività e per i diritti. Confrontarsi pacificamente su questi temi, sensibilizzare quante più persone possibili sono grandi servizi resi all’umanità e soprattutto alle future generazioni.

Il mio auspicio è che in futuro nessuno debba più lottare per la libertà e il diritto di essere sé stesso!

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Pubblicato da chiaraincyberspace

Ho venticinque anni e vengo da un piccolo paese dell'Irpinia. Dopo la laurea in giurisprudenza ho avviato il mio blog, in attesa di capire cosa ne sarà del mio futuro.