Musicoterapia: prendi le cuffie per iniziare!

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Il valore terapeutico della musica

Io sono una grande sostenitrice del valore terapeutico della musica. A quanto pare non sono l’unica. La musicoterapia è una disciplina conosciuta e praticata in ambito terapeutico o riabilitativo. Si possono trattare con questa terapia diverse problematiche. Molteplici possono essere le finalità: la musica può rilassare o stimolare, può supportare lo sviluppo cognitivo, motorio ed emotivo degli individui.

La musica è un linguaggio universale che parla a tutti. Persino agli animali! La musica sa smuovere qualcosa nell’animo, non saprei neanche definire cosa. Attraversa tutti gli strati esteriori e colpisce al cuore. Molte emozioni che non riusciamo ad esprimere a parole o a gesti emergono impetuose quando ascoltiamo le note di una canzone. Gli effetti sono tangibili: l’agitazione si placa, l’entusiasmo sale, le lacrime scorrono.

Ciascuno può sperimentare il proprio approccio personale alla musicoterapia. C’è chi ascolta musica in solitudine, chi canta a squarciagola, chi balla a ritmo di musica, chi invece preferisce suonare uno strumento.

La musica scioglie nodi intricati, esprime ciò che viene taciuto

Non parlo da professionista, ma da essere umano. Mi è capitato molte volte di trovarmi in un miscuglio indistinto di sensazioni ed emozioni. Non è sempre chiara la fonte da cui scaturisca un sentimento positivo o negativo, perciò ci chiediamo cosa sia e come affrontarlo. Noi tutti abbiamo dentro qualcosa di irrisolto.

La musica è la mia alleata. Mi aiuta a sciogliere i nodi più intricati, a venire a patti con stati d’ansia e preoccupazione. Mette un po’ d’ordine dove prima non c’era. Catartica, questa è la parola giusta. La musica è catartica, è capace di purificare. Altro che bevande detox!

Il mio percorso di musicoterapia

Guardandomi indietro mi rendo conto che la musica non mi abbia mai abbandonato, è stata la mia fedele compagna di viaggio. Se volessi potrei elencare ciò che stavo ascoltando prima di sostenere l’esame orale in terza media, cosa ascoltavo nella mia camera durante il mio soggiorno in Inghilterra, oppure cosa ascoltavo prima di ogni esame universitario. Oppure ancora, cosa ascoltavo nel periodo in cui leggevo un particolare libro. Vi assicuro che ne nascono associazioni piuttosto interessanti.

Chissà perché tra tutti i ricordi che potevo conservare quelli che riguardano la musica siano tra i più vividi. Non tutti saprebbero indicare il momento esatto in cui hanno ascoltato una canzone per la prima volta. Io si, sono una di quelle persone che imparano testi a memoria e compiono ricerche sul significato di una canzone. Una vera appassionata, insomma!

Musicoterapia

Spero vi piaccia questo contributo e vi invito approfondire il tema della musicoterapia a partire da questo articolo. Se vi avanza un po’ di tempo, mi piacerebbe che deste uno sguardo ai miei articoli, in particolare a quello sul bonus psicologo.

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Pubblicato da chiaraincyberspace

Ho venticinque anni e vengo da un piccolo paese dell'Irpinia. Dopo la laurea in giurisprudenza ho avviato il mio blog, in attesa di capire cosa ne sarà del mio futuro.