Social network, opportunità e pericoli.

0
(0)
Social network

Sono solo pochi giorni che uso più attivamente i social network e già me ne sto pentendo! Mi ero ripromessa di darmi una possibilità per superare la mia riservatezza e per farmi conoscere. Avere una rete di contatti può essere utile, può aprire tante possibilità. Di lavoro, per esempio. Una giovane neo-laureata le prova tutte per trovare la sua strada nella vita. Io per esempio ho aperto il mio blog, come hobby e per acquisire alcune competenze utili. Ma senza avere contatti, senza costruirmi un pubblico, il mio progetto sarebbe naufragato miseramente. Ecco perché ho deciso, a malincuore, di aprire una pagina Facebook. Non avrei voluto, ma pare che serva.

Per ora ho poche speranze che il popolo di Facebook possa interessarsi al mio blog. Forse a vendermi qualcosa. O peggio a fare delle avance sgradite! Ma non mi do per vinta! Devo abituarmi a questo mondo, a vivere la mia vita onlife.

I social network, quando sono una risorsa

Aldilà della mia considerazione personale dei social, mi rendo conto del fatto che siano una risorsa preziosa. Offrono la possibilità di farsi conoscere, di trovare persone affini, di costruire gruppi in base ad interessi condivisi. Sono canali di informazione preziosi, perché le notizie viaggiano a velocità impressionante sulle piattaforme social. I mezzi di informazione tradizionali si sono dovuti adeguare. Questo però non implica che i social siano canali affidabili, anzi sono terreno fertile per le fake news. Chi si prende la briga di controllare la fonte prima di diffondere una notizia?

Infine, i social sono una componente importante del web marketing, un campo nuovo ed affascinante. Me ne sto interessando in questi giorni, sempre per via del mio blog. Devo dire che ne sono rimasta colpita. C’è tanto lavoro e tanta strategia dietro ai contenuti che vediamo abitualmente sul web. Da far invidia a Machiavelli!

I pericoli più o meno nascosti

Ebbene, i social network nascondono tante di quelle insidie! E forse è per questo che sono tanto diffidente. Ad ogni richiesta di amicizia, ad ogni “ciao”, mi pongo mille domande.

Approcci sospetti a parte, il problema più grande sta alla radice. Per utilizzare i social network noi accettiamo i Termini e condizioni d’uso della piattaforma, la sua privacy policy, l’utilizzo dei cookie. La maggior parte di noi non se ne preoccupa, non legge le condizioni d’uso prima di iscriversi. Né si interessa al trattamento dei propri dati.

Male, molto male! Pensate a quanto di voi stessi condividete sui social. Vero è che se li avete pubblicati, lo avete fatto con la consapevolezza che non sarebbero più stati privati. L’importante è avere il controllo sui dati che si condividono, sui fini per i quali vengono trattati, sui soggetti che avranno diritto a trattarli, per quanto tempo, in quale Paese, ecc. Per questo motivo è nato il GDPR, il Regolamento generale sulla protezione dei dati, nell’ambito del diritto UE. Con il regolamento si dovrebbero porre al centro i diritti dell’utente, rispetto agli interessi delle imprese interessate a trattare i nostri dati. Uso il condizionale perché non mancano le scappatoie e le zone d’ombra. Mi limito ad invitare i lettori ad avere coscienza di queste insidie, per un uso più accorto del web.

/ 5
Grazie per aver votato!

How useful was this post?

Click on a star to rate it!

Average rating 0 / 5. Vote count: 0

No votes so far! Be the first to rate this post.

As you found this post useful...

Follow us on social media!

Pubblicato da chiaraincyberspace

Ho venticinque anni e vengo da un piccolo paese dell'Irpinia. Dopo la laurea in giurisprudenza ho avviato il mio blog, in attesa di capire cosa ne sarà del mio futuro.