L’impatto delle ICT sulla condizione umana
Nel 2015 è stato pubblicata l’opera The Onlife Manifesto. Being human in a hyperconnected era (liberamente scaricabile in formato ebook, a questo indirizzo) a cura di Luciano Floridi. Questo libro raccoglie i risultati di uno studio condotto su iniziativa della Commissione Europea e affidato ad un gruppo di autorevoli studiosi. Una lettura interessante, molto raccomandata. Soprattutto, invito a porre l’attenzione sul nucleo centrale della riflessione, cioè l’impatto delle ICT sulla vita umana. In effetti, c’è da porsi una domanda: quanto ed in che modo Internet e le tecnologie ci hanno cambiati come esseri umani?
I dati
Ebbene, basta osservare i dati raccolti dal Global Digital report 2021 relativi all’Italia (consultabili a questo indirizzo) per scoprire che ogni Italiano trascorre in media 6 ore e 22 minuti al giorno connesso ad Internet (la media globale è pari a 6 ore e 54 minuti, per le persone di età compresa tra 16 e 64 anni). Si tratta di quasi due giorni a settimana! Tra le attività che si svolgono per maggior tempo in rete vi sono la navigazione sui motori di ricerca, l’utilizzo dei social network, l’e-commerce e l’utilizzo di piattaforme streaming di film e musica. Per di più, con la pandemia da Covid-19, si sono aggiunte anche lo smart working e l’e-learning: Non che prima non esistessero, ma non erano sicuramente parte integrante della quotidianità di una platea così ampia di persone.
Un cambiamento radicale
La verità è che l’avvento di Internet e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione ha mutato profondamente l’ambiente e le condizioni di vita umane. Si è modificata la percezione dello spazio e del tempo. Così come è cambiata la percezione di noi stessi, della nostra identità.
Infatti, la compenetrazione della realtà virtuale nella nostra vita quotidiana ha portato a diversi fenomeni di natura psicologica e antropologica, che non è opportuno approfondire in questa sede. Mi pare più giusto che ne parlino soggetti competente in materia, piuttosto.
Eppure, gli effetti di questi fenomeni sono chiari a tutti e generano preoccupazione soprattutto se riferiti ai giovani: Giovani sempre più alienati dalla realtà e a disagio nel vivere nel proprio ambiente e persino nella propria pelle!
Una vita “onlife”
Dobbiamo prendere atto del fatto che ormai viviamo “onlife“, sarebbe a dire
“a hyperconnected reality within which it is no longer sensible
to ask whether one may be online or offline” (Floridi, 2015).
Infatti, nella nostra realtà non è più possibile né ragionevole distinguere tra momenti on-line e off-line. Questo perché i dispositivi tecnologici sembrano essere quasi delle appendici, dei prolungamenti del nostro corpo. E Internet è un’espansione della realtà in cui viviamo.
Partendo da questo assunto, è sicuramente doveroso approfondire tutti i temi legati alle tecnologie, soprattutto dal punto di vista del loro impatto sulla vita umana. Una vita che è sempre più “onlife“!