Allarme siccità: a cosa andiamo incontro?

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Siccità

Come se una pandemia ed una guerra non bastassero, l’Italia sta affrontando un ulteriore problema: ‘ l’allarme siccità. Non si tratta certamente di un evento isolato, né di qualcosa di nuovo ed imprevisto. Questa situazione è figlia del cambiamento climatico, quel fenomeno che a molti è noto solo per le invettive di Greta Thunberg. Per chi, come me, ha la fortuna di vivere a stretto contatto con la natura, il cambiamento climatico è parte della quotidianità. La mia famiglia, come tante altre in Italia, opera nel settore agricolo. In questo ambito, il clima è ciò che fa la differenza tra godere del frutto del proprio lavoro e vedere vanificati tutti gli sforzi compiuti.

L’acqua in particolare è una risorsa preziosa per la società e per l’economia. Nel settore agro-alimentare i danni della siccità sono ingenti e, con tutto ciò che sta succedendo come riflesso alla guerra russo-ucraina, non ci si può permettere di perdere il raccolto di cereali, frutta ed ortaggi.

Cosa sta succedendo?

Le ultime notizie riferiscono della volontà del Ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, di dichiarare lo stato di crisi a causa della siccità. Si tratta di una decisione a suo dire “inevitabile”.

La situazione nell’area padana è evidentemente grave, se si pensa che il livello del Po è il più basso che si sia registrato negli ultimi 70 anni. E la situazione dei laghi non è più rosea. Le perdite nel settore agricolo si stimano nell’ordine di milioni di euro e le misure di emergenza che si stanno adottando non è detto che salvino la situazione. Oltre all’agricoltura e all’allevamento, anche la società soffre l’assenza di piogge. Non solo da un punto di vista strettamente climatico, ma soprattutto per quanto riguarda la gestione delle risorse idriche. Si legge di molti comuni rimasti “a secco”, costretti adottare misure di contingentamento. A chiudere i rubinetti, insomma.

Allarme siccità: cosa ci aspetta?

Alla domanda “cosa ci aspetta”, la risposta non può che essere: nulla di buono! L’allarme siccità è una componente di un processo complessivo di tropicalizzazione del clima. Lunghi periodi di siccità, alternati a violenti ed improvvisi nubifragi concentrati in brevi periodi dell’anno. Come si usa dire “non ci sono più le mezze stagioni”.

L’impatto sulla società civile è consistente, se pensiamo a quanto siano frequenti fenomeni come alluvioni e frane. All’estremo opposto abbiamo fenomeni di desertificazione: circa il 28% del territorio italiano è a rischio. I danni sarebbero incolmabili, anche dal punto di vista paesaggistico.

Oggi è quanto mai evidente che è necessario intervenire a tutela dell’ambiente. A tal proposito, molti hanno criticato la scelta, poco lungimirante, di non aver diversificato le fonti energetiche. Di non aver puntato di più sulle energie rinnovabili. Ora che gli approvvigionamenti di gas e petrolio sono ridotti, i nodi sono venuti al pettine. E nonostante l’ambiente sia ormai incluso nel sistema dei valori costituzionali, non sembra che vi sia stato un cambiamento sostanziale.

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Pubblicato da chiaraincyberspace

Ho venticinque anni e vengo da un piccolo paese dell'Irpinia. Dopo la laurea in giurisprudenza ho avviato il mio blog, in attesa di capire cosa ne sarà del mio futuro.